Nato in Francia nel 1991, Pierre-Alix Nicolet scopre la scultura in pietra tra il 2009 e il 2012, sviluppando un profondo interesse per l'arte attraverso il contatto con i monumenti sacri e l'architettura. Questo legame con la materia lo spinge a intraprendere un viaggio iniziatico in America del Sud, dove trascorre due anni, di cui diversi mesi all'interno di una tribù indigena in Amazzonia.
Questa esperienza immersiva sconvolge la sua percezione del mondo: vi scopre un rapporto intimo e sensibile con il vivente, un animismo in cui la natura sembra portare un linguaggio proprio, silenzioso e universale. Questo viaggio segna una svolta nel suo percorso artistico, rafforzando il suo bisogno di tradurre le connessioni tra materia e spirito.
Di ritorno in Europa, si stabilisce a Carrara, in Italia, dove approfondisce la sua formazione all'Accademia di Belle Arti e lavora in diversi laboratori di scultura. Sviluppa una padronanza delle tecniche tradizionali, collaborando con artisti internazionali e partecipando al restauro di monumenti storici, tra cui il Louvre.
Oggi prosegue una ricerca artistica multidisciplinare, intrecciando scultura, disegno e fotografia. Il suo lavoro esplora l'intelligenza intrinseca del vivente, riflesso dello spirito umano nella sua capacità di trasformarsi, rigenerarsi e adattarsi. Attraverso le sue opere, invita a interrogarsi sulle fonti profonde dell’equilibrio e sul nostro posto all'interno della creazione, in questa interconnessione fragile e mutevole.
Bronze, 24 x 27 X 38. 2023
Plaster, Musu black pigments 41 x 24 x 21. 2024
Bronze, 60 x 25 x 60. 2023
Sylver salt gelatin print on glass, wood, marble, 35 x 9 x 29. 2023
Cotton, glass, wood, marble, 25 x 13 x 25, 2023